martedì 22 settembre 2015

Giovedì 8 ottobre nella Sala del Maniscalco conferenza: "Cibi e arte figurativa". E inoltre: "Che frutto mangiarono Adamo ed Eva?"

Giovedì  8  ottobre, alle ore 18.00, nella  Sala del Maniscalco approda una ulteriore  conferenza del programma  “(As)saggi: cibo e cultura”, a cura della Scuola di Lettere, Arti, Filosofia (DISCUM – Dipartimento di Scienze della Comunicazione e Discipline Umanistiche). Gli incontri-lezione, sono rivolti al più ampio pubblico di non specialisti e sono accompagnati da proiezioni, ascolti musicali e brevi drammatizzazioni.

Questo è il programma di giovedì 8 ottobre 2015, alle ore 18.00, nella Sala del Maniscalco (Data – Orto dell’Abbondanza).
Grazia Maria Fachechi, Cibi di stagione: il ciclo dei mesi nell'arte figurativa
Il lavoro dei campi, il susseguirsi delle stagioni, i frutti della terra: sono questi gli elementi alla base delle allegorie dei Mesi che, pur avendo una tradizione molto antica, presente fin dall’età ellenistica nelle illustrazioni dei calendari, dove essi appaiono sotto forma di personificazioni ispirate a colti modelli iconografici di età classica, subiscono nel Medioevo un’importante trasformazione, caratterizzata da nuove forme e nuovi contenuti.
 Monica Grasso, Che frutto mangiarono Adamo ed Eva nel Paradiso Terrestre? Piccola indagine sulla frutta, sulla sua simbologia nell'arte e sul suo modo di comparire sulla tavola
La frutta è stata molto raffigurata in pittura, non solo nel genere della natura morta ma anche nei dipinti sacri, basti pensare all’uso sovrabbondante che ne ha fatto un pittore come Carlo Crivelli. Il suo significato è quasi sempre positivo perché la frutta rappresenta l’abbondanza, la fecondità, la generazione. Allora, che differenza può fare se Adamo e Eva mangiano una mela, un’arancia o un fico? La differenza c’è perché la carica simbolica che ognuno di questi frutti possiede è molto diversa e gli artisti ne erano ben consapevoli.


  
Durante il ciclo di conferenze (As)saggi: cibo e cultura”,  archeologia, arte, letteratura, storia, musica dialogano sul tema del cibo nella cultura occidentale, proponendone un percorso conoscitivo che dall’età romana giunge a quella contemporanea. Dalla specificità dei singoli saperi disciplinari viene intrecciato un racconto nell’intento di focalizzare alcuni aspetti del cibo - più curiosi o inediti – tramandati dalle diverse fonti. Tipi diversi di alimenti e bevande, reali o solo immaginati, modi e forme della preparazione, dell’imbandire, del consumo sono la trasposizione, talora ‘rituale’, della società che li ha espressi e codificati: ad ogni epoca ed ogni occasione il suo cibo!

Comitato promotore: Roberto Danese, Maria Elisa Micheli, Tommaso di Carpegna Falconieri, Salvatore Ritrovato, Anna Santucci. A cura di: Anna Santucci.




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