Mercoledì 14 ottobre, alle ore 18.00, nella Sala del Maniscalco c’è una nuova conferenza del programma “(As)saggi:
cibo e cultura”, a
cura della Scuola di Lettere, Arti, Filosofia (DISCUM – Dipartimento di Scienze
della Comunicazione e Discipline Umanistiche). Gli incontri-lezione, sono rivolti
al più ampio pubblico di non specialisti e sono accompagnati da proiezioni,
ascolti musicali e brevi drammatizzazioni.
Questo è il programma di mercoledì 14
ottobre.
ANNA LIA ERMETI, Antichi sapori. Produzione
e consumo di alimenti nel medioevo: il castello di Monte Copiolo nel
Montefeltro (X-XV secolo)
Dai materiali
recuperati nello scavo del Castello di Monte Copiolo si possono trarre dati
significativi sulle abitudini alimentari e sul modo di mangiare degli abitanti
del castello. In particolare si possono verificare i cambiamenti occorsi dal X
secolo, quando era solo un baluardo difensivo ed era abitato in gran parte da
soldati, alla fase matura di XVI secolo, quando divenne un castello importante
nel panorama montefeltrano e fu dimora se pur saltuaria anche di Guidubaldo I,
duca di Urbino.
GIROLAMO ALLEGRETTI, I giorni del pane nero
Racchiusa in
questo titolo evocativo vi è una storia che in Italia raggiunge tempi a noi
piuttosto vicini, ma che spesso avvertiamo ormai come remota e tendiamo a
sottovalutare: è la storia delle gravi carenze alimentari dei ceti sociali meno
abbienti.
TOMMASO DI CARPEGNA FALCONIERI, La crescia
sfogliata e i pani schiacciati: un percorso interculturale
La crescia
fogliata ha un significato duplice: è un prodotto tipico della cultura locale
ed è una variante di un elemento di interculturalità diffuso nell’area
mediterranea, poiché convive con altre forme di impasti rotondi e schiacciati:
piadina, crostolo, torta al testo, focaccia, schiacciata, pizza, pane carasau,
pita (pane arabo), pane azzimo… Attraverso la crescia si propone un dialogo
incentrato sia sull’identità locale, sia sulle profonde somiglianze fra culture
che per altri versi sono politicamente o ideologicamente divise.